ANTIBIOTICI E CIBO - Un’amicizia pericolosa

 

Siamo sempre molto attenti a dare ai nostri figli antibiotici se hanno la tosse, la febbre , talvolta anche quando ci sono ascessi dentali. E ciò è un bene.

L’uso INDISCRIMINATO e PREVENTIVO di antibiotici, in qualsiasi ambito medico, è assolutamente da bandire! Ma che dire di tutte le altre vie attraverso cui possiamo assumere antibiotici senza esserne a conoscenza? 

A partire dal 2012 e poi successivamente, diversi gruppi di ricercatori hanno trovato  piccolissime quantità di antibiotici, talvolta più d’uno, in campioni di alimenti per l’infanzia, di latte in polvere e più frequentemente di alimenti a base di carne di pollo. La presenza di tracce di antibiotici nel cibo si deve a un loro uso negli allevamenti di animali. In questi ambienti gli antibiotici vengono difatti utilizzati per il “trattamento terapeutico” di patologie o infezioni (a dosi elevate per tempi brevi), ma anche a scopo preventivo per evitare la diffusione di malattie nell’allevamento (a basse dosi per tempi prolungati).

 

L'utilizzo preventivo di antibiotici, sebbene bandito dalla comunità Europea dal 2006, è ancora diffuso in alcuni paesi e porta alla nascita di ceppi di germi resistenti ai farmaci. Quando l’essere umano entra in contatto con questi germi modificati, l’assunzione degli antibiotici di prima scelta diventa assolutamente inefficace. Per questo motivo la resistenza agli antibiotici è considerata un problema di salute pubblica internazionale che preoccupa le autorità sanitarie di tutto il mondo.  Anche alimenti come frutta e verdura contaminati da rifiuti animali o pesci allevati in acque contaminate possono essere coinvolti nella di diffusione di batteri resistenti e, purtroppo, in molti Paesi si fa un uso importante di antibiotici anche negli impianti di acquacoltura. 

 

Cosa possiamo fare?

1 Assumere gli antibiotici solo quando è necessario e su prescrizione medica

2 Non utilizzare gli antisettici (come collutorio a base di clorexidina) in maniera inappropriata. 

3 Porre attenzione nella scelta del cibo controllando la sua provenienza

4 Lavare le mani (soprattutto dopo avere toccato carne cruda, uova, ecc.)
e le superfici della cucina accuratamente (basta acqua e normale sapone). 

5 Tenere separati carne cruda, uova, pesci, vegetali dai cibi già pronti da mangiare. 

6 Cucinare accuratamente i cibi. 

7 Refrigerare bene gli alimenti (temperatura del frigorifero inferiore ai 4,5°); in certi cibi i germi si sviluppano entro 2 ore fuoridal frigorifero, in estate anche in una sola ora. 

 

Tratto da UPPA n°1 2016

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